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NOLEGGIO LUNGO TERMINE

Volkswagen

La Volkswagen è sicuramente la casa automobilistica più amata dagli italiani che continuano a premiarla scegliendo auto di grande successo come Golf, Polo o Passat. La sua storia inizia nella prima metà del secolo scorso quando Adolf Hitler decise di creare l’automobile del popolo, il progetto venne affidato a Ferdinand Porsche.

 

Negli ultimi anni la Volkswagen punta sulla tecnologia introducendo il cambio automatico DSG e l’iniezione diretta di benzina. Questo però è solo uno dei motivi che rendono le auto Volkswagen le più amate dagli italiani insieme alla loro linea, agli alti livelli di sicurezza e comfort.
 

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up!

Golf

Polo

L’ottava generazione della Volkswagen Golf cambia poco nelle forme, mentre viene rivoluzionata nell’abitacolo e sulla dotazione tecnologica. I sottili fari full led (di serie per tutta la gamma) uniti alla mascherina sottile con il nuovo logo VW danno slancio al frontale, mentre le nervature sulle fiancate danno un aspetto più muscoloso. La carrozzeria, solo a cinque porte, resta inconfondibile, soprattutto per la forma del montante posteriori. Per una berlina di questa categoria, le dimensioni restano compatte: 428 cm di lunghezza (due in più di prima), 179 di larghezza e 146 di altezza (3 in meno). A bordo spicca la nuova plancia hi-tech con un cruscotto digitale configurabile di 10,3” e uno schermo del sistema multimediale che può arrivare alla stessa dimensione. Moderni i comandi touch per gestire il volume della radio, la temperatura del “clima” (che può anche essere trizona), i fari e persino il tettuccio elettrico. E in base all’allestimento non mancano la poltrona del guidatore regolabile elettricamente e con funzione massaggio né le luci d’ambiente configurabili in ben 32 colori. La gamma di motori andrà via via ampliandosi: si parte dai 90 cavalli del 1.0 TSI a benzina e si arriverà ai circa 300 CV della GTI. I turbodiesel sono basati su un duemila anche per le versioni meno potenti da 116 CV e non mancheranno le versioni a metano e ibride plug-in. Non prevista invece una variante 100% elettrica: per quello c’è la ID.3.

La sesta generazione dell'utilitaria tedesca, prodotta solo a cinque porte, nasce sul pianale modulare MQB A0: lo stesso utilizzato per molti altri modelli compatti del gruppo tedesco, come la crossover T-Cross, le Seat Ibiza e Arona e le Skoda Scala e Kamiq. L'abitacolo è spazioso in rapporto alle dimensioni della Volkswagen Polo e non manca di una certa vivacità nello stile: la plancia può essere attraversata da parte a parte da una fascia lucida verniciata. In generale la qualità delle finiture è buona, ma non impeccabile: ad assemblaggi molto curati corrispondono plastiche dei pannelli porta dall'apparenza "povera". E non sono previste le maniglie al soffitto per permettere ai passeggeri di sorreggersi durante la marcia. Tra le migliori della categoria la capacità di carico: 351 litri con i cinque posti in uso, e 1125 reclinando le due frazioni del divano. Buona la dotazione di aiuti elettronici alla guida, di serie o optional, come la frenata automatica di emergenza attiva anche in caso di presenza di pedoni e i sensori dell'angolo cieco dei retrovisori. Quanto alla guida, pur con le differenze legate ai diversi assetti e pneumatici, le Polo sono tutte precise e soprattutto facili da condurre; bene anche il comfort. 

In vendita dal 2011 e aggiornata nel luglio del 2016 (fra le poche novità, la griglia frontale a nido d’ape e gli inserti neri nel paraurti anteriore) questa citycar a tre o a cinque porte ha un aspetto semplice e razionale, che proprio per questo mantiene un'apprezzabile freschezza; molto originale il rivestimento in vetro che ricopre l'intero portellone. Fra i punti di forza della vettura spiccano gli interni spaziosi (in rapporto alla carrozzeria lunga soltanto 360 cm) e la dotazione di sicurezza: è di serie il sistema che può frenare l’auto per evitare i tamponamenti. L’abitacolo della Volkswagen up! si fa apprezzare per le semplici, ma curate, finiture (la fascia al centro della plancia è disponibile in vari colori) e per la radio: si può completare con il supporto per connettersi ai telefonini (scaricata l’app specifica, lo schermo del cellulare può visualizzare informazioni aggiuntive, quali i consumi e le mappe del navigatore). Ok anche la posizione di guida (ben fatto il sedile) e alla strumentazione si può imputare soltanto la mancanza della spia che segnala l’accensione degli anabbaglianti. Nella guida l’auto è gradevole e sicura. Le sospensioni dalla taratura piuttosto solida favoriscono l’agilità, ma non sempre filtrano a dovere le sconnessioni della strada.

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Passat Variant

Golf Variant

Passat

La Volkswagen Golf Variant deriva dalla berlina appena uscita di produzione. Le somiglia sino al montante centrale, ma è di 31 cm più lunga (per un totale di 457 cm) e ha il passo (la distanza fra ruote anteriori e posteriori) di 264 cm contro 260: ne guadagna la capacità del bagagliaio, molto buona per la categoria; cambia poco, invece, l’abitabilità posteriore, che è ottima per due persone ma penalizzata dal tunnel centrale, che toglie spazio ai piedi di un eventuale quinto passeggero. Di alto livello materiali e finiture. Provvista di sospensioni ben tarate e di uno sterzo preciso, la Volkswagen Golf Variant è una famigliare che su strada gratifica, anche con il motore meno potente (1.6 TDI a gasolio, con 116 CV). L’ampia scelta di optional comprende le sospensioni a controllo elettronico come pure moderni dispositivi di assistenza alla guida, quali l’avviso di abbandono della propria corsia di marcia e il cruise control adattativo.

 

Il leggero restyling nella primavera 2019 non ha cambiato la Volkswagen Passat Variant, che resta una grande, spaziosa e confortevole wagon. Più che nell'aspetto, modificato in alcuni dettagli, l'auto è stata arricchita nei contenuti, con un impianto multimediale dalle funzionalità estese, sofisticati fari a matrice di led e il sistema Traffic Assist: gestendo da solo acceleratore, freni e sterzo, può muovere da solo l'auto (chi guida deve, comunque, impugnare il volante). Assai capiente, il bagagliaio è anche facilmente accessibile e rifinito con cura. La stessa attenzione è dedicata all'abitacolo, dotato di strumentazione digitale configurabile e di molti comfort, ma con un quinto posto un po' sacrificato. La guida della Volkswagen Passat Variant è "senza pensieri", con una tenuta di strada elevata e comandi (sterzo, freni...) non pesanti da azionare.

L’ottava generazione della più classica delle berline, la Volkswagen Passat, impiega la recente piattaforma modulare MQB. L’abitacolo, rigoroso ed elegante, è fra i meglio rifiniti della categoria, spazioso e può essere personalizzato con accessori qualificanti, come il valido cruscotto digitale configurabile rivisto con l'aggiornamento nella primavera del 2019. Con l'occasione sono state anche implementate le funzionalità del raffinato impianto multimediale e cambiato leggermente l'aspetto esterno dell'auto (minime le modifiche ai paraurti). La vettura è progettata per garantire il massimo comfort, ma ha sospensioni solide (volendo, anche a controllo elettronico DDC) e vanta buone qualità di guida. Evoluto il sistema Traffic Assist (di serie): gestendo il volante, l'acceleratore e i freni, in certe situazioni (come nelle code) è in grado di muovere in modo semi autonomo l'auto (il guidatore deve solo tenere appoggiate le mani sul volante).

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Arteon

Touran

Caddy

La Volkswagen Touran è una monovolume media particolarmente pratica e spaziosa, disponibile con cinque posti oppure (perdendo un po' di spazio per i bagagli) con sette. Abbastanza semplice nelle linee, l’abitacolo è elegante e rifinito di tutto punto, oltre che particolarmente luminoso qualora di aggiunga il tetto apribile in vetro. Parecchio lo spazio a disposizione di chi viaggia davanti e in seconda fila, quest’ultima costituita da tre poltroncine indipendenti, scorrevoli separatamente e provviste di schienale regolabile nell’inclinazione. Previsti di serie (ma, volendo, vi si può rinunciare) i due strapuntini che portano a sette i posti totali: quando sono in uso, nel baule restano disponibili 137 litri, altrimenti la capacità è di 655 litri e sale a 1857 ripiegando la fila centrale. Completa la dotazione di sicurezza della Volkswagen Touran, con sette airbag (fra cui quello per le ginocchia del guidatore) e avviso anti-colpo di sonno anche per la “base” Trendline (che, a differenza delle altre, non può avere le sospensioni adattative DCC opzionali); a partire dalla Comfortline sono, invece, inclusi nel prezzo anche la frenata automatica in città, i fendinebbia e il cruise control, oltre ai cerchi in lega di 16”, al “clima” a tre zone e ai sensori di distanza posteriori.

Berlina di grandi dimensioni con cinque porte e linea filante, la Volkswagen Arteon riprende dalle Passat più potenti il pianale (ma con distanza fra le ruote maggiorata di 5 cm), le sospensioni e il gruppo motore-trasmissione. Pur essendo relativamente bassa, la Arteon garantisce un accesso all'abitacolo abbastanza agevole, e ospita senza alcun problema quattro adulti. Il bagagliaio è ampio, e soprattutto profondo; molto grande il portellone, reclinabile il divano. La spigolosa plancia della Volkswagen Arteon è identica a quella della Passat, con le bocchette del "clima" che occupano l'intera fascia centrale. Curate le finiture (anche se alcuni elementi sono ripresi pari pari dalla Golf) e adatta anche a persone molto alte la posizione di guida, ma qualche comando non è il massimo della razionalità. La guida è facile e prevedibile (ma con le ruote optional di 20" la risposta sullo sconnesso è "secca"), soprattutto nelle versioni a quattro ruote motrici; ottima l'insonorizzazione e rapido il cambio robotizzato a doppia frizione DSG. Tutte le Arteon offrono prestazioni quanto meno adeguate al tipo di vettura, e quella da 239 CV va forte. 

La Volkswagen Caddy ha un frontale che ricorda quelli delle monovolume della casa tedesca, e ha numerosi componenti in comune con la vecchia Golf (quella di due generazioni fa), tanto da offrire un livello di guidabilità e di comfort molto buoni per una multispazio. In rapporto alla lunghezza, inferiore ai 4,5 metri, l’abitabilità è eccellente: cinque persone trovano una comoda sistemazione, e nel bagagliaio, molto grande, si può montare una panchetta (optional) che porta i posti totali a sette. La possibilità di reclinare gli schienali e di ripiegare o togliere i sedili indipendentemente l’uno dall’altro rende l’abitacolo molto pratico e modulabile, mentre risultano davvero comode le porte posteriori scorrevoli. Da trasloco il baule. La gamma include versioni a benzina, a doppia alimentazione (a benzina e a metano) e diesel: tutti i motori sono moderni, e si possono abbinare al cambio robotizzato a doppia frizione DSG e alla trazione integrale. Le versioni Maxi sono considerevolmente più spaziose (+ 47 cm la lunghezza totale, +33 cm il passo), hanno sette posti di serie (la terza fila di sedili è invece optional nella Caddy "normale") e un baule che, pur con tutti i sedili a posto, raggiunge la notevole capacità di 530 litri a filo dei finestrini: con soltanto i sedili anteriori in posizione, nella Maxi il volume disponibile fino al tetto supera abbondantemente i 4 metri cubi. La versione Alltrack è in stile-suv, con protezioni in plastica nera che contornano la parte bassa della carrozzeria.

 

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Sharan

T-Roc

T-Cross

I fari con led diurni integrati (introdotti con l’aggiornamento del 2015) hanno reso la Volkswagen Sharan più attuale, ma la grande monovolume tedesca (presentata nel 2010 in questa forma) continua a non brillare per originalità. L’abitacolo, accuratamente rifinito e insonorizzato, offre spazio in abbondanza: in cinque si viaggia comodi (dietro, su tre poltroncine singole scorrevoli e ripiegabili), e i due strapuntini in terza fila sono ora di serie. Se si viaggia in sette rimangono comunque liberi 300 litri di bagagliaio, altrimenti la capacità è di 658/711 litri e raggiunge i 2297 litri lasciando in uso soltanto le due poltrone anteriori. Facile da guidare nonostante le dimensioni imponenti (è lunga 485 cm), la Sharan è equipaggiata con un turbodiesel 2.0 TDI da 150 CV, abbinabile con un cambio manuale a 6 rapporti oppure con un robotizzato a doppia frizione DSG (con comandi al volante per la selezione manuale delle 6 marce). L’avviso anti-colpo di sonno e il dispositivo che evita collisioni multiple sono di serie nella Volkswagen Sharan, mentre gli airbag laterali posteriori si pagano a parte.

 

La Volkswagen T-Cross è una piccola crossover a trazione anteriore, basata sulla struttura e sulla meccanica della piccola Polo. Ha una carrozzeria compatta e squadrata, con grandi porte che garantiscono un facile accesso all'abitacolo, e uno spazio interno notevole in rapporto agli ingombri, che sono "a prova di città". Anche il bagagliaio è ben sfruttabile, e trae vantaggio dal divano scorrevole (per 14 cm). La posizione di guida è rialzata e con ampie possibilità di regolazione; la plancia, spigolosa e piuttosto moderna ma non certo futuribile, è personalizzabile nei colori della fascia centrale e incorpora il nitido display "touch" di 8” dell’impianto multimediale, con radio Dab+ di serie; il cruscotto può essere classico o, nelle versioni più ricche, interamente digitale e configurabile. Le finiture vantano lavorazioni dalla precisione certosina e assemblaggi molto robusti, ma anche plastiche rigide, non delle più gradevoli al tatto. La guida è quella che ci si può aspettare da una crossover del gruppo Volkswagen: facile e intuitiva fin dal primo istante, con un comfort di buon livello e una tenuta di strada rassicurante. I motori a benzina sono un tre cilindri 1.0 turbo con 95 o 116 CV, che è pronto, regolare e sfodera anche un certo brio ai regimi medio-alti, e un quattro cilindri 1.5 TSI con 150 CV, che su un'auto così è esuberante. C'è poi un 4 cilindri 1.6 a gasolio da 95 cavalli, abbastanza energico ma anche piuttosto rumoroso se lo si sfrutta a fondo; buona la manovrabilità dei cambi manuali, molto valido il robotizzato a doppia frizione DSG. Notevole è la dotazione di aiuti elettronici alla guida: tutte le T-Cross hanno il sistema che tiene in corsia e la frenata automatica di emergenza attiva a tutte le velocità contro i tamponamenti (e, fino a 85 km/h, anche per evitare l'investimento di pedoni e ciclisti).  

La Volkswagen T-Roc è una crossover compatta che condivide il pianale con la Golf. Le linee scolpite e muscolose e il frizzante abito bicolore (il tetto può essere bianco, rosso o nero) rompono un po' con gli schemi seriosi tipici della casa. A rendere accattivante la carrozzeria sono i tratti decisi, uniti al carattere dinamico e sportivo, con i passaruota larghi, il tetto ad arco, lo spesso montante posteriore e il lunotto molto inclinato, che crea una coda dal profilo sfuggente. Il frontale, aggressivo, prevede un robusto cofano attraversato da due profonde nervature e sottili fari a led uniti alla mascherina e al massiccio paraurti da un lungo listello cromato. Le fiancate sono irrobustite da una evidente nervatura che corre sotto la linea alla base dei finestrini e dà volume alle lamiere. Dietro, il portellone e il paraurti scandiscono la superficie in tre parti, enfatizzando, con le loro linee orizzontali, la larghezza della macchina. Moderno e vivace l'abitacolo: la plancia ha ampi inserti lucidi colorati che danno vivacità, il cruscotto digitale è accattivante e facile da leggere, il posto di guida è comodo. Sono rigide ed economiche, invece, le plastiche della plancia e della consolle. Ampio il baule, la cui capacità è di 445/1290 litri (che, però, si riducono a 392/1237 nelle versioni 4x4). 

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Tiguan Allspace

Tiguan

Toureng

Suv di medie dimensioni dalle linee tese e classiche, la Volkswagen Tiguan è di qualche centimetro più lunga, bassa e larga del modello con lo stesso nome che ha sostituito. L'abitacolo è molto ben rifinito ma non particolarmente innovativo, se si eccettua il cruscotto interamente digitale (Active Info Display) di serie con gli allestimenti più ricchi. L'auto è comoda per cinque (il posto guida è, però, un po' "da furgone") e dispone del divano scorrevole; portandolo in avanti, si aumenta la già notevole capienza del bagagliaio (creando, però, un "buco" nel pianale dove rischiano di finire i piccoli oggetti). Lo sterzo è preciso, la tenuta di strada elevata, la guida facile e piacevole. Le versioni a quattro ruote motrici dispongono di diverse modalità di guida, selezionabili tramite un pomello posto sul tunnel centrale; così facendo, la meccanica risponde in maniera ottimizzata per la guida su asfalto, in fuori strada (fondi sterrati o rocciosi) o in condizioni di bassa aderenza (neve e ghiaccio).

Versione allungata (di 21,5 cm) della Volkswagen Tiguan, la Allspace rimane una suv proporzionata, perché le maggiori dimensioni sono equamente distribuite fra il passo (la distanza fra le ruote misurata lungo la fiancata) e lo sbalzo posteriore. Moderna ma senza esuberanze stilistiche, la Allspace ha forme tese, nitide e per nulla vistose. L'abitacolo, classico e ben realizzato, è ancor più ampio di quello della Tiguan "corta": chi siede in seconda fila dispone di 5,4 cm in più per le gambe (cosa che consente di viaggiare davvero in relax). Inoltre, come optional si possono avere due piccoli sedili supplementari, estraibili dal fondo del bagagliaio, che portano a sette i posti complessivi: l'imbottitura è scarsa, ma, portando avanti il divano (che scorre per 18 cm), chi non è di statura alta può affrontare senza grossi disagi percorsi di media lunghezza. Notevole anche la dimensione del bagagliaio, che cresce di 145 litri rispetto alla "sorella minore", toccando i 760 litri con il divano in uso (700 nella versione a sette posti, per via dell'ingombro degli strapuntini). Tutti i motori della Volkswagen Tiguan Allspace sono 2.0 turbodiesel, con potenze di 150 e 190 cavalli, e si abbinano al comodo e rapido cambio robotizzato a doppia frizione DSG: una scelta condivisibile per un'auto "da famiglia", che fa della facilità di guida e del comfort due doti imprescindibili, ma che contribuisce a innalzare i prezzi. Le Allspace si possono avere con la trazione anteriore o nelle versioni a quattro ruote motrici 4Motion, che dispongono di diverse modalità di guida, selezionabili tramite un pomello vicino alla leva del cambio; così facendo, la meccanica si adatta alla guida su asfalto, in fuori strada (fondi sterrati o rocciosi) o su neve e ghiaccio. Chi intende frequentare con la Volkswagen Tiguan Allspace delle strade molto sconnesse può scegliere il pacchetto Offroad, che include un paraurti anteriore senza spoiler (cala il rischio di strapparlo in qualche cunetta troppo profonda) e una protezione inferiore per il motore.

La Volkswagen Touareg è una grande suv di lusso, che condivide la struttura e gran parte della meccanica con altri modelli del gruppo tedesco: Audi Q7, Porsche Cayenne e Lamborghini Urus. Questa versione nata nel 2018 è completamente nuova, ha uno stile moderno (caratterizzato dall'enorme mascherina e da una fiancata e da una zona posteriore molto "pulite") ed è anche più filante di prima: del resto, è più lunga e larga (arriva fino a 198 cm, un valore notevole). Abitacolo e baule sono spaziosi, come è logico aspettarsi da un'auto così imponente (ma non c'è una versione a sette posti), e hanno forme semplici e lineari. A stupire è la tecnologia: il cruscotto digitale configurabile è affiancato da uno schermo tattile, che nella versione più raffinata è di ben 15": da qui si comandano (facilmente) il sistema multimediale e il "clima". La realizzazione degli interni è molto accurata, con riusciti inserti in alluminio o legno, ma le plastiche rigide nella parte bassa dell'abitacolo non sono adeguate al prezzo. La Touareg è un'auto silenziosa e già i 3.0 diesel spingono forte, anche se con un certo ritardo ai bassi regimi; strabordante la potenza del 4.0, e sempre fluido e rapido il cambio automatico a otto marce. Un optional che migliora molto il comportamento è il pacchetto Steering, che include la sterzatura anche delle ruote posteriori e le sospensioni con molle pneumatiche (consentono di alzare o abbassare la vettura di circa 10 cm, in base al tipo di fondo e alla velocità): la maneggevolezza diventa notevole, e l'auto si guida facilmente anche sui percorsi molto tortuosi. In fuori strada, poi, torna utile la possibilità di aumentare la distanza dal suolo dai 20 cm del modello con le molle in acciaio fino a 27 cm. Le Volkswagen Touareg hanno un'efficace trazione integrale, con un differenziale centrale di tipo Torsen: in base alle necessità, la ripartizione della coppia può variare automaticamente dal 70% all'avantreno fino all'80% al retrotreno. Degna di nota la dotazione di sicurezza; fra i tanti dispositivi disponibili, citiamo il Night Vision: al buio, una telecamera a raggi infrarossi riconosce persone e animali presenti sulla strada e ne proietta l'immagine in un rettangolo arancione nel cruscotto, prima che vengano illuminati dai fari.

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Amarok

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Assemblato in Argentina, il Volkswagen Amarok è un grande pick-up a doppia cabina dalle linee decise, con frontale ispirato alla suv Tiguan e larghi passaruota. Anche gli interni, comunque realizzati all’insegna della robustezza e della praticità, sono classici e ben curati, in particolare nel più ricco allestimento Aventura. Il motore è il V6 turbodiesel 3.0, proposto con 204 o 258 CV. La versione meno potente è abbinata a un cambio manuale a sei marce (e sei ridotte) con trazione integrale inseribile all'occorrenza. Optional (e di serie per la 3.0 da 258 cavalli) un automatico a otto rapporti con trazione integrale permanente: non ci sono le marce ridotte, ma una "prima" particolarmente corta (insieme alla possente coppia motrice) aiuta parecchio nei passaggi fuoristradistici impegnativi. Fra i pick-up, e nonostante il telaio separato e le molle posteriori a balestra, l'Amarok è uno dei più maneggevoli e sicuri, e offre prestazioni molto elevate: scatta quasi come una sportiva. Quello che non gli si può chiedere è di consumare poco: in media, si sta sui 10 km con un litro di gasolio.  

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