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NOLEGGIO LUNGO TERMINE
Opel
La storia di Opel legata al mondo delle automobili inizia nel 1899, quando i figli di Adam Opel produssero la Patent-Motorwagen da 3.5 cavalli. Dopo essere diventato nel 1928 il più grande costruttore automobilistico tedesco, a partire dall'anno successivo, i fratelli Friedrich e Wilhelm von Opel iniziarono il processo di vendita a General Motors che si concluse nel 1931 per la cifra record per l'epoca di oltre 33 milioni di dollari, al cambio attuale pari a circa 483 milioni di euro. Nonostante l'acquisizione da parte dell'azienda americana, Opel mantenne una grande indipendenza progettuale e decisionale portandola a diventare il principale produttore di veicoli del gruppo GM al di fuori degli USA.
Tornando alla storia del marchio del Fulmine, i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la danneggiarono pesantemente e il marchio tedesco si riprese negli anni cinquanta con modelli di successo come la Rekord. Nel corso degli anni successivi sono stati tanti i modelli Opel venduti in milioni di esemplari, a partire dalla Kadett fino all'Astra, passando per modelli di nicchia come la Calibra o la Frontera. Costruttore generalista per eccellenza, il marchio di Russelsheim dopo quasi 90 anni cambia “padrone” e passa sotto il Gruppo Psa, cessione con tutte le caratteristiche per cambiare gli equilibri del mercato automobilistico europeo.
Astra
Corsa
Astra Sports Tourer
La nuova edizione della Opel Corsa non ha nulla in comune con la precedente, la cui meccanica era in parte condivisa con la Fiat Grande Punto. Questa sesta generazione è, invece, parente stretta delle altre "piccole" del gruppo PSA (di cui nel 2017 Opel è entrata a far parte), fra cui la DS 3 Crossback e la Peugeot 208. Proposta soltanto a cinque porte (prima c'era anche quella con tre sportelli) la nuova Opel Corsa ha uno stile rigoroso, non troppo elaborato, che esprime solidità e, grazie al lunotto più inclinato, anche un certo dinamismo. Nella sua semplicità l'abitacolo è accogliente, costruito con attenzione e dominato dallo schermo (fino a 10") del moderno impianto multimediale. Buona la capienza del baule. Nella guida l'auto ha un'apprezzabile reattività (solide le sospensioni), che la rende anche divertente, e rimane sempre intuitiva nelle reazioni. Oltre alle versioni a benzina e a gasolio, c'è anche quella elettrica: promette fino a 330 km di autonomia con una sola ricarica.
Nata nel 2015 e aggiornata nella seconda metà del 2019, la Opel Astra è una classica ed elegante berlina media a cinque porte. Altrettanto tradizionale l'abitacolo, che soddisfa sia per la cura nel design sia per la qualità dei materiali; d'effetto l'ampia fascia verniciata nella plancia e il cruscotto parzialmente digitale e decisamente ricco di informazioni. Lievi difetti sono i tasti degli alzavetro un po' troppo arretrati e il coperchio del cassetto senza apertura frenata, mentre l'impianto multimediale (con touch screen di 7” oppure di 8” in base agli allestimenti) è valido; previsto di serie già dal secondo livello di allestimento il navigatore, e optional la ricarica wireless degli smartphone predisposti. Notevole l'attenzione alla sicurezza, con freni e tenuta di strada di buon livello (soprattutto adottando il pacchetto Dynamic Chassis) e accessori come la frenata automatica d'emergenza anche per i pedoni e nelle "retro", e il sistema per il mantenimento in corsia. Sono degni di nota i raffinati fari a matrice di led IntelliLux, che, quando si incrociano (o si seguono) altri veicoli adattano automaticamente l’illuminazione per non abbagliarne i conducenti, pur rischiarando a giorno il resto della strada. I motori sono cambiati nel 2019: adesso sono tutti a tre cilindri e turbo, e promettono di consumare poco. Quelli a benzina sono vivaci (in particolare il 1.4) e silenziosi, mentre i diesel fanno passare all'interno qualche vibrazione di troppo.
La Opel Astra Sports Tourer è una wagon media di 23 cm più lunga rispetto alla berlina: una differenza notevole, che va a beneficio del vano di carico. La capienza con il divano in posizione d'uso cresce da 370 a 540 litri, e abbassandolo si arriva a 1630 litri (invece di 1210): valori buoni in assoluto, e nella media per la categoria. Il bagagliaio è di facile accesso e ha forma regolare (ottima la profondità, discreta l'altezza), mentre la praticità dipende molto dagli accessori presenti. Si può avere lo schienale in tre parti reclinabili tramite comode levette vicine al portellone, e quest'ultimo dispone di apertura e chiusura automatiche (optional) semplicemente facendo passare un piede sotto il paraurti posteriore: un sistema comodo quando si hanno le mani occupate. Per il resto, la vettura è identica alla berlina. L'abitacolo è ampio e ben realizzato (tranne che in qualche particolare) e si caratterizza per l’ampia fascia con finitura a contrasto che attraversa la plancia. Il display a sfioramento del sistema multimediale è di 7” oppure di 8”, in base agli allestimenti. Fra gli optional “tecnologici” che incrementano la sicurezza, vanno citati gli ottimi fari a matrice di led IntelliLux (di serie per le Business Elegance e le Ultimate): in caso di strada libera restano inseriti i potenti abbaglianti, mentre quando si incrociano (o si seguono) altri veicoli la forma del fascio luminoso si adatta istante per istante, creando una zona d'ombra tale da evitare l'abbagliamento altrui, garantendo al contempo la massima luminosità (e visibilità) possibile. La Opel Astra è maneggevole e comoda; ben calibrato anche lo sterzo, abbastanza pronto e preciso. La gamma dei motori, completamente rivista con l'aggiornamento di metà 2019, prevede dei tre cilindri turbo: a benzina i validi 1.2 e 1.4 (quest'ultimo particolarmente vivace, e abbinato al solo cambio automatico CVT) e a gasolio i 1.5 (un po' vibranti e rombosi ai bassi regimi).
Insignia Grand Sport
Combo Life
Insignia Sports Tourer
In questa nuova edizione, la Opel Insignia accentua il suo stile sportivo: più lunga di 6 cm e più bassa di 4, guadagna slancio. Pure il passo (la distanza tra il centro delle ruote anteriori e di quelle posteriori) è cresciuto, consentendo di dare più spazio all’abitacolo, ma il baule (che pure dispone di un pratico portellone) perde 40 litri di capienza. “Dimagrita” (fino a 175 kg, secondo le versioni), l’auto è agile e ha un rollio in curva contenuto, specie impostando sulla modalità Sport gli ammortizzatori elettronici FlexRide (optional). Lo sterzo è preciso e la frenata potente. Il 2.0 turbodiesel da 170 CV, corposo nella spinta fin dai 1500 giri e non troppo assetato (sebbene alcune rivali facciano meglio), è un po’ rumoroso in piena accelerazione. Il cambio manuale (l’automatico a sei marce si paga a parte) non è dei più precisi e la frizione (pesante) nel traffico può affaticare. Alla scarsa visibilità in manovra sopperiscono, in parte, i sensori di distanza e la retrocamera (di serie). Curata la sicurezza: tutte le versioni della Opel Insignia Grand Sport offrono senza sovrapprezzo la frenata automatica, l’allarme di uscita di corsia, la telecamera Opel Eye (rileva e mostra nel cruscotto i limiti di velocità) e l’assistenza a distanza OnStar, utile nelle emergenze. La ricca Innovation del test può avere il cruise control adattativo e i fari a matrice di led, il cui potente fascio di luce evita di abbagliare gli altri automobilisti. Curata, come è lecito aspettarsi, la sicurezza: nel 2017 si è meritata 5 stelle nei crash-test Euro NCAP, con un lodevole 93% punteggio nella protezione degli occupanti.
È una pratica multispazio, proposta in versione “corta” (440 cm) e “lunga” (475 cm) e si possono avere anche i sette posti: i due sedili della terza fila sono removibili (per la Opel Combo “lunga”, sono anche scorrevoli). È disponibile con un 1.5 a gasolio in tre livelli di potenze (75, 102 o 131 CV, quest’ultimo anche in abbinamento al cambio automatico a 8 marce) e un 1.2 turbo a benzina con tre cilindri da 110 CV. La Opel Combo si guida senza fatica complici anche lo sterzo leggero e sufficientemente preciso, il pedale della frizione per nulla faticoso da azionare, le sospensioni efficaci nel digerire le buche; da segnalare anche la silenziosità dei propulsori. Il coricamento della carrozzeria in curva è piuttosto evidente: la guida sportiva non è certo nelle corde di questa vettura. A bordo si apprezzano la posizione di guida alta e automobilistica; l’ambiente è luminoso e c’è una grande abbondanza di spazio, anche per chi siede dietro. Tuttavia, le plastiche sono tutte rigide e alcuni accoppiamenti non proprio precisi: dato il prezzo dell'auto, si poteva fare di più. Alle tre poltroncine posteriori indipendenti, comode ma con la seduta un po' corta, (che non sostiene bene le cosce) si accede facilmente tramite le porte scorrevoli. I braccioli nelle porte dietro, però, sono davvero risicati. Il vano di carico è molto grande e di forma regolare. Tanti i portaoggetti, per una capacità complessiva di 186 litri.
La nuova Sports Tourer è più lunga della precedente (di circa 8 cm) e pesa fino a 200 kg meno (secondo le versioni). Lo spazio a disposizione dei passeggeri è abbondante, anche e soprattutto dietro, dove si apprezza pure la migliore accessibilità rispetto alla berlina e, volendo, si sta bene anche in cinque. La capacità di carico, invece, è lievemente inferiore a quella del modello che sostituisce; situazione che si capovolge se si abbattono gli schienali del divano. Per quanto riguarda gli Adas, la station tedesca risponde in pieno agli standard attuali con il mantenimento attivo della corsia di marcia, l’assistente all’uscita dai parcheggi e il Cruise control adattivo. Completo anche l'infotainment, con una rete wi-fi Lte e, di serie, le interfacce Apple CarPlay e Android Auto.
Grandland X
Crossland X
Zafira
Monovolume slanciata e non troppo ingombrante (è lunga 467 cm), la Opel Zafira è comoda per cinque persone e, all’occorrenza, può trasportarne fino a sette grazie ai due strapuntini estraibili dal fondo baule (sui quali, però, due adulti stanno rannicchiati). Il moderno abitacolo è ben fatto e non difetta di praticità: i portaoggetti abbondano, e il divano scorrevole (suddiviso in tre parti) permette di privilegiare i passeggeri o il vano bagagli (fino a 785 litri se non si utilizza la terza fila). Con l’aggiornamento di fine 2016, la plancia è diventata molto più razionale: molti bottoni e rotelle sono stati sostituiti da comandi a sfioramento dello schermo centrale. Inoltre, ora si possono avere i fari a matrice di led e il sistema OnStar (di serie per tutte, comprende la chiamata automatica d’emergenza e l’assistenza vocale con un operatore che cerca e invia sul navigatore l’indirizzo dei punti di interesse). Il motore 2.0 CDTI è offerto nelle varianti da 131 oppure 170 CV: nel primo caso è abbinato al cambio automatico-sequenziale a sei marce, optional per la versione più potente e per il 1.4 turbo a benzina da 140 CV (ma non per quella da 120 CV, che come le altre monta, invece, un manuale a sei marce). Completa la gamma la piccola 1.6 CDTI da 120 o 135 CV. Sempre turbo, ma 1.6 e con 150 CV, c’è la ecoM a benzina e a metano. Fra gli allestimenti della Opel Zafira, quello “base” Advance ha già un discreto equipaggiamento, comprensivo di “clima” bizona e finestrini posteriori con lunotto scuri, mentre il parabrezza panoramico abbinato al tetto in vetro è a richiesta anche per il “ricco” Innovation; quest’ultimo offre di serie pure i sensori di parcheggio anteriori e posteriori.
La crossover di medie dimensioni della casa tedesca è basata sulla meccanica della Peugeot 3008. Da quest'ultima la Grandland X si distingue per l'aspetto sobrio e non privo di slancio. Semplice e nel complesso ben fatto è anche l'abitacolo, che non lesina spazio per cinque passeggeri. Nulla da ridire anche sulla capacità di carico, ma nemmeno a pagamento è disponibile il divano scorrevole, e la soglia di carico distante dal suolo è scomoda. La Opel Grandland X è confortevole (validi l'assorbimento delle buche e l'insonorizzazione dell'abitacolo) e ha una guida intuitiva. Lo sterzo preciso e la tenuta di strada elevata infondono sicurezza. I cambi manuali funzionano bene e quello automatico con convertitore di coppia è dolce nei passaggi di marcia.
L'erede della Meriva è il primo frutto dell'alleanza fra la Opel e il Gruppo PSA (composto da Citroën, DS e Peugeot), che poi ha acquisito il marchio tedesco. La Opel Crossland X è una via di mezzo fra una crossover (come si nota dalle estese protezioni per la carrozzeria e dall'assetto rialzato) e una monovolume (le proporzioni della vettura ricordano questo genere di veicoli e, nell'abitacolo, c'è il pratico divano scorrevole). Compatta (è lunga 421 cm) e spaziosa, la Crossland X è una scelta valida per chi desidera un'auto pratica e accogliente, adatta alla città (c'è anche un "dolce" cambio automatico) ma che sia a suo agio pure in autostrada. La guida non è per nulla affaticante (leggero e abbastanza preciso lo sterzo) ma l'auto è più adatta ad andature rilassate (non eccezionale l'agilità). Fra gli accessori poco diffusi nelle crossover di questa categoria, citiamo il servizio di assistenza a distanza OnStar che offre molti servizi, fra cui la chiamata automatica ai soccorsi in caso d'incidente.
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