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NOLEGGIO LUNGO TERMINE

BMW

Fondata nel 1917, la Bmw inizialmente produce motori d’aereo. Attualmente è una delle case automobilistiche più importanti e prestigiose al mondo.

La Bmw è un’azienda tedesca con sede a Monaco di Baviera, produttrice di autoveicoli e motoveicoli. La sigla Bmw sta per Bayerische Motoren Werke, in italiano “fabbrica bavarese di motori”. La sua nascita è datata 1917, anche se le prime produzioni riguardano motori aeronautici. Solo nel 1928 inizia a produrre auto. Dalla fine degli anni ’50 (e ancora oggi) la casa automobilistica tedesca è di proprietà della famiglia Quandt. Con il loro ingresso, la Bmw nel corso degli anni si è consolidata nel settore auto, distinguendosi per la meccanica di alta qualità, il design ricercato e le elevate prestazioni. Tra i modelli più apprezzati della casa: Bmw M3 E 30, M5 E 60, 1M e M3 E 46.

Serie 1 

i3

Serie 2 Coupè 

La più piccola delle BMW (è lunga 4 metri) è una personale monovolume elettrica mossa da un motore sincrono collocato fra le ruote posteriori, alle quali è affidata la trazione. È costruita con materiali leggeri - plastica per i pannelli della carrozzeria, fibra di carbonio su telaio d’alluminio per la cellula dell’abitacolo - tanto che la massa è contenuta in circa 1200 kg, incluse le batterie al litio. Molto maneggevole, con 170 CV a disposizione (e addirittura 184 per la sportiva "s"), la BMW i3 promette lo “0 a 100” in tempi prossimi ai 7 secondi e 150 (o 160) km/h di velocità massima. Nell'uso normale, è realistico attendersi dalla batteria da 120 Ah un'autonomia di circa 200 km. L’abitacolo, dal design essenziale, elegante e futuribile, propone materiali di pregio (inclusi quelli naturali: alcuni pannelli sono in fibra di ibisco pressata). Semplici e intuitivi i comandi, con la grossa leva nel piantone che serve per “attivare” il motore e selezionare la marcia avanti o la “retro” (nelle elettriche, un vero e proprio cambio non è necessario); il cruscotto digitale utilizza un display di 6,7”, mentre alla radio è dedicato un secondo schermo di 6,5” nella plancia. L’abitabilità della BMW i3 è buona per quattro, ma l’accesso ai posti dietro è scomodo perché le porte posteriori (con apertura contromarcia) sono piccole; quanto al baule, la capienza (molto ridotta) è quella di una citycar. L'aggiornamento del 2017 ha portato paraurti ridisegnati, un controllo di trazione più efficiente sui fondi viscidi e alla inedita versione sportiva "s": oltre ai 14 CV supplementari ha ruote e carreggiate più larghe e può contare su una specifica modalità Sport, che indurisce lo sterzo e rende il pedale dell'acceleratore più reattivo.

 

La terza generazione della berlina media BMW Serie 1 abbandona la trazione posteriore, che l'aveva sempre caratterizzata, per quella anteriore. Comunque, restano disponibili le 4x4. Nella guida si conferma gradevole e molto equilibrata (specie con il cambio automatico a otto rapporti), anche con i motori meno potenti. Elevato il comfort, soprattutto scegliendo le sospensioni a controllo elettronico. Dal punto di vista estetico, il motore disposto in senso trasversale anziché longitudinale come in precedenza, non ha obbligato ad allungare il cofano (a scapito dello spazio nell'abitacolo). Pertanto, la nuova Serie 1 offre maggiore agio per i passeggeri (comunque, non abbondante) e, in particolare, per i bagagli: a divano in uso ci sono 45 litri in più. Rifinito per bene, l'interno ripropone l'atmosfera austera e sportiva delle altre BMW e può essere impreziosito con la strumentazione interamente digitale che, però, ha limitate possibilità di personalizzazione e non è sempre chiara. Gli impianti multimediali sono evoluti, possono disporre di scheda sim integrata e usufruire dei tanti servizi on line proposti dalla BMW. Tuttavia, non è previsto Android Auto.

La BMW Serie 2 Coupé è una grintosa due porte con la coda, che raccoglie l’eredità della Serie 1 Coupé. Rispetto a quest'ultima, ha forme meno stravaganti ed è leggermente più lunga (raggiunge i 443 cm) e larga; aumentati anche il passo (di 3 cm) e le carreggiate (di circa 4). Lo stile dell’abitacolo abbina elementi tradizionali – come il cruscotto con due “orologi” analogici – a soluzioni moderne, quali lo schermo stile tablet che emerge dalla plancia. Le poltrone anteriori sono sagomate sportivamente e piuttosto vicine al suolo (la posizione di guida è distesa), ma lo spazio non manca; i due posti dietro sono infossati e l'imbottitura scarseggia, ma due adulti (di bassa statura) ci possono stare. Provvista del Drive Select che permette di adattare la risposta della vettura allo stile di guida, la BMW Serie 2 Coupé vanta qualità stradali da vera sportiva. Tutti i motori sono turbo. Già con il tre cilindri 1.5 a benzina (da 136 cavalli) l'auto è piuttosto brillante, e con i 2.0 a benzina (220i e 230i) oppure diesel (218d e 220d) le prestazioni diventano degne di nota. Sono da veri intenditori, poi, le versioni equipaggiate con gli strapotenti e "musicali" (per via del sound che esce dai tubi di scarico) sei cilindri 3.0: con 340 CV (anche con trazione integrale xDrive) e addirittura 411 per la M2 Competition, sportiva "tutta emozioni" adatta anche alla pista.

 

Serie 2 Active Tourer

iX

Serie 2 Grand Coupè

Imponente nell'aspetto e nelle dimensioni (sfiora i 5 metri di lunghezza), la BMW iX è una suv di lusso spinta esclusivamente da motori elettrici, caratterizzata da un look massiccio che non ne pregiudica per nulla l'efficienza aerodinamica (il Cx, pari a 0,25, è migliore di quello di tante berline). Il design è orginale, con i sottili fari a led a sviluppo orizzontale che "scivolano" verso le fiancate, la mascherina verticale chiusa (che mostra una fitta trama di triangoli a due e a tre dimensioni) e la lunga fiancata, con la base dei finestrini che sale verso la coda, le maniglie ricavate all’interno della carrozzeria e i vetri laterali privi di telaio. Ampi, accoglienti, luminosi e quasi futuribili nell’aspetto, anche gli interni della BMW iX stupiscono per le soluzioni raffinate e lo stile pulito, essenziale. La qualità dei materiali è molto elevata, come la precisione dell’assemblaggio e la cura della realizzazione, fin nei più piccoli dettagli. Di rilievo anche la nuova versione del sistema multimediale iDrive e il doppio maxischermo curvo che corre sospeso lungo la plancia. Le versioni a listino sono tre, tutte molto potenti: si va dai 326 CV della xDrive40, ai 523 della xDrive50, fino ai 619 CV della sportiva M60, con autonomie dichiarate rispetivamente di 425, 630 e 564 km. Tutte hanno due motori elettrici, uno davanti e uno dietro, che assicurano prestazioni elevate e la trazione su tutte e quattro le ruote. Notevole la precisione in curva, specie per le più potenti BMW iX xDrive50 e M60 (grazie anche alle ruote posteriori sterzanti) e sicura la frenata. L'auto garantisce anche un comfort di alto livello: i rumori restano fuori dall’abitacolo e le sospensioni pneumatiche (di serie per xDrive50 e M60) livellano dolcemente le imperfezioni dell’asfalto.

La Serie 2 Active Tourer è stata la prima BMW con carrozzeria monovolume e anche il primo modello col quale la casa tedesca ha abbandonato la trazione posteriore in favore di quella anteriore (ma non mancano le versioni 4x4). All'inizio del 2018 ha beneficiato di un lieve restyling, che ha interessato soprattutto il frontale. Lunga all’incirca quanto la berlina Serie 1 (434 cm), è però più alta (159 cm): una caratteristica che ha permesso di ottenere un abitacolo arioso (anch'esso ritoccato a inizio 2018), senza rinunciare a una linea filante condita con un pizzico di grinta. Standard per tutte (tranne la "base" e la 225xe ibrida) c’è il divano in tre parti scorrevoli separatamente e con l'inclinazione degli schienali regolabile: davvero comodo per due adulti, lo è meno per l’eventuale terzo (colpa del mobiletto che sporge fra le poltrone); utile per caricare gli oggetti più lunghi il sedile anteriore destro richiudibile a libro. Agile e precisa su strada, la BMW Serie 2 Active Tourer monta tutti motori turbocompressi, con il 1.5 tricilindrico a benzina alla base della gamma, proposto con 109 CV (216i) o 140 CV (218i). Sempre a benzina c’è il 2.0 a quattro cilindri da 192 CV (220i) o 231 CV (225i). Due i motori a gasolio: un 1.5 da 116 CV e un 2.0 da 150 o 190 CV. I modelli più potenti a benzina o a gasolio, sono disponibili anche con la trazione integrale xDrive. 

Questa berlina a quattro porte con il bagagliaio separato dall'abitacolo ha il tetto con il taglio da coupé, che le dona un certo slancio; la coda, però, ha uno stile fin troppo elaborato. La meccanica deriva da quella della BMW Serie 1 e prevede la trazione sulle ruote anteriori oppure integrale. La BMW Serie 2 Gran Coupé conferma le doti di agilità (preciso lo sterzo, efficace il cambio automatico) e il buon comfort degli altri modelli della casa con questo tipo di architettura. Anche l'abitacolo riprende quello della Serie 1, con la sua atmosfera austera e la plancia spigolosa. Resta disponibile il cruscotto completamente digitale che, però, è un po' confuso e offre limitate possibilità di configurazione rispetto a realizzazioni analoghe della concorrenza. Per una berlina di medie dimensioni come la BMW Serie 2 Gran Coupé, lo spazio per quattro adulti è più che sufficiente; per un quinto al centro del divano, invece, resta poco agio. La capacità del baule è apprezzabile e la sua capacità si può incrementare reclinando lo schienale del divano e rinunciando ai posti dietro. 

Serie 2 Active Grand Tourer

Serie 3

Serie 3 Touring

“Sorella” allungata della Active Tourer – con la quale condivide la base tecnica e le migliorie intervenute a inizio 2018 – grazie al passo aumentato da 267 a 278 cm, la BMW Serie 2 Gran Tourer offre più agio ai passeggeri posteriori e vanta un bagagliaio più ampio; quest’ultimo, con sovrapprezzo, può essere dotato di una coppia di strapuntini a scomparsa che consentono di viaggiare in sette (ma fanno rinunciare al doppiofondo e a qualche decina di litri di capacità di carico con cinque posti in uso). Nella guida, l’aumento delle dimensioni passa inosservato: la monovolume tedesca è sorprendentemente agile, e conta su uno sterzo preciso e omogeneo. Previsto pure il comando per regolare la risposta di motore, servosterzo, Esp, sospensioni attive e cambio automatico (se presenti), nonché il dispositivo che simula elettronicamente, frenando una singola ruota, la presenza di un differenziale autobloccante. L’offerta di motori rispecchia quella della Active Tourer, a eccezione del 2.0 a benzina più potente (231 CV). Scarno l’allestimento base della BMW Serie 2 Gran Tourer, che ha di serie i sedili posteriori scorrevoli e con schienale regolabile ma non i fendinebbia né il “clima” automatico bizona. Un gradino più su c’è l’Advantage, anch’esso dotabile della funzionale poltrona davanti che si chiude “a portafogli” per consentire (quand’è ripiegato anche lo schienale del divano) di ottenere la massima lunghezza possibile del piano di carico

La Serie 3 è forse la più classica fra le BMW: una berlina medio-grande a trazione posteriore (o integrale, nelle versioni xDrive) dall'impostazione sportiva e con una guida coinvolgente. La linea è grintosa, con cofano motore lungo, abitacolo arretrato e coda cortissima; larga e bassa la mascherina sdoppiata e sottili i fari (anche con i potentissimi abbaglianti laser); tutte hanno due terminali di scarico. Comodo per quattro (ma non per cinque), l'abitacolo si distingue per le finiture molto curate, nei materiali come nelle lavorazioni, e per l'impronta tecnologica data alla plancia dal cruscotto digitale (non così facile da consultare) e dal largo schermo dell'impianto multimediale (valido, non fosse che per l'assenza del protocollo Android Auto). Il bagagliaio ha la capienza che ci si può aspettare da una berlina di questo tipo, con l'aggiunta di accessori utili come il divano in tre parti reclinbili (di serie) e l'apertura senza mani del cofano (optional). Guidando in relax si apprezzano la buona insonorizzazione (anche delle diesel) e la capacità di assorbire senza sobbalzi lo sconnesso, mentre andando più veloci si notano la fluidità e la precisione dello sterzo e il bilanciamento dell'assetto; valido il cambio automatico, del tutto consigliabile quando non previsto di serie. I motori sono tutti fluidi, vigorosi e proporzionalmente economi.  

La sesta generazione della BMW Serie 3 Touring si conferma una brillante e confortevole wagon. Ma, anche grazie alle dimensioni maggiori rispetto ai precedenti modelli, offre più spazio per passeggeri e bagagli. Per questi ultimi, sono utili le quattro guide (optional) in metallo nel fondo del baule: permettono di far scorrere le valigie quando si caricano. Una volta chiuso il portellone, la parte interna delle guide, che è di gomma, si solleva di qualche millimetro bloccando il carico. L'abitacolo ben rifinito, serioso e personalizzabile (attingendo dalla lunga lista degli optional) ricalca quello delle altre BMW di ultima generazione e ripropone (di serie o a pagamento) il BMW Live Cockpit Professional. Si compone del cruscotto digitale, non di agile lettura, e del più sofisticato impianto multimediale (con schermo di 10,3") predisposto per offrire molti servizi on line, ma privo di Android Auto. Proposta a trazione posteriore o integrale nella guida la BMW Serie 3 Touring resta sempre gradevole, anche con i motori meno potenti, soprattutto in presenza dell'efficace cambio automatico con convertitore di coppia e otto marce.

Serie 4 Cabrio

Serie 4 Coupè

Serie 4 Grand Coupè

La BMW Serie 4 Gran Coupé è la versione con due porte in più della 4 Coupé, della quale replica la lunghezza (464 cm) ma ha il tetto più alto di 12 mm e allungato di 112: in questo modo è stato ricavato maggiore agio per la testa dei passeggeri posteriori senza “rovinare” l’armonia della linea. Come la Serie 4 Coupé e la Cabrio, anche questa filante quattro porte è stata aggiornata leggermente nel frontale (fari e paraurti) ed è stata arricchita di un cruscotto digitale. Per il resto, non cambia né l’impostazione del moderno e ben curato abitacolo né la capacità del baule (445 litri, ampliabile reclinando lo schienale frazionato). Maneggevole e precisa anche fra le curve grazie alle sospensioni solide, questa “coupé a quattro porte” è anche confortevole (specialmente con le sospensioni elettroniche, optional), per quanto in autostrada si avverta qualche fruscio di troppo. Ampia la gamma di motori della BMW Serie 4 Gran Coupé , ma a differenza della Cabrio e della Coupé non c'è una versione M. Non manca invece la possibilità di scegliere la trazione integrale xDrive.

 

Alta solo 138 cm per una lunghezza di 464, la BMW Serie 4 Coupé è la versione sportiva (e con due sole porte) della Serie 3. I lievi ritocchi nel frontale (fari e paraurti) hanno aggiunto un pizzico di grinta, se mai ve ne fosse stato il bisogno. L’abitacolo, rifinito con attenzione certosina e realizzato con materiali di qualità, sfoggia ora un cruscotto digitale; apprezzabili, per un’auto di questo tipo, anche l’abitabilità posteriore e la capacità del baule (445 litri, con la botola passante per gli sci si paga a parte). Pensata in funzione del massimo piacere di guida (fra gli optional ci sono l’assetto sportivo e le sospensioni elettroniche), ha di serie il sistema Drive Select con quattro regolazioni: Eco Pro o Comfort per andare tranquilli, Sport o Sport+ per sfruttare al massimo le prestazioni. “Incollata” all’asfalto, si fa apprezzare per la frenata potente (volendo ci sono addirittura i freni maggiorati), per l’eccellente precisione dello sterzo e per l’agilità. Di serie per le BMW Serie 4 Coupé c’è il cambio manuale a 6 marce o (a richiesta per alcune versioni) il velocissimo automatico a 8 marce; la M, comunque, ha un ancor più rapido e sportivo robotizzato a doppia frizione e sette rapporti. Alcune versioni possono avere anche la trazione integrale xDrive, che aumenta la sicurezza sui fondi scivolosi.

Davvero minimo l'aggiornamento di metà carriera della variante scoperta della Serie 3, la BMW Serie 4 Cabrio: se dentro la novità è soprattutto il cruscotto digitale, fuori a cambiare sono fari (con le caratteristiche luci diurne a led), fanali e paraurti. Il tetto retrattile rigido rende quest'auto versatile, confortevole e sportiva. In configurazione chiusa (ottimo l'isolamento acustico e termico) appare filante quasi quanto la Serie 4 Coupé, rispetto alla quale mantiene le dimensioni, inclusa l'altezza. Da scoperta vanta una “pulizia” esemplare grazie pure alla soluzione dei roll-bar estraibili (sono due, e fuoriescono in 0,2 secondi qualora i sensori rilevino il rischio di ribaltamento). Passare da una configurazione all’altra è possibile anche in movimento (fino a 18 km/h) e richiede i 20 secondi necessari affinché i tre elementi che compongono il tetto metallico si ripieghino scomparendo nel baule (la cui capacità, in tal caso, si riduce da 370 a 220 litri). Rispetto all’omologa versione chiusa, la Cabrio pesa oltre 200 kg in più; prestazioni e guidabilità ne risentono, ma non troppo: agile, precisa e bene incollata all’asfalto, questa tedesca gratifica non soltanto ad andature da passeggio ma anche quando si alza il ritmo. I motori della BMW Serie 4 Cabrio sono tutti sovralimentati e non mancano versioni a trazione integrale, riconoscibili dalla sigla xDrive.

 

Serie 5 

Serie 5 Touring

Serie 6 Gran Turismo

L'erede della BMW Serie 5 GT è una cinque porte dalle linee più filanti, simili a quelle delle coupé, ma è confortevole come una limousine di lusso. Molto lunga (509 cm), l'auto offre parecchio spazio anche per i passeggeri posteriori che, grazie allo schienale del divano reclinabile, possono viaggiare semisdraiati. A dispetto delle notevoli dimensioni, la Serie 6 Gran Turismo è un'auto piacevole nella guida e, se dotata di optional come il retrotreno sterzante e le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, vanta un'agilità di tutto rispetto. I motori, poi, sono potenti e spingono con vigore a ogni regime, ben coadiuvati dall'efficiente cambio automatico a otto rapporti. Questa è anche l'unica trasmissione prevista, mentre la trazione può essere solo posteriore oppure integrale. L'abitacolo, realizzato con cura, dispone di una comoda posizione di guida; manca solo la regolazione in altezza delle cinture di sicurezza. Fra i tanti accessori per personalizzare l'interno, spicca il Gesture control: alcune funzioni, come il volume della radio, si possono comandare con il semplice gesto della mano "visto" dalla telecamera posta nella plafoniera. Il bagagliaio è grande e facilmente accessibile dall'esteso portellone.

La quinta generazione della wagon basata sulla berlina Serie 5 resta nel solco della tradizione: mantiene le linee eleganti e con un pizzico di sportività delle versioni precedenti. Più che per la capacità di carico (buona ma non eccezionale per una famigliare che sfiora i cinque metri di lunghezza), la BMW Serie 5 Touring è una valida scelta per chi desidera maggiore versatilità rispetto alla berlina, mantenendo immutati il notevole comfort (specie con accessori quali le sospensioni a controllo elettronico) e l'efficace comportamento stradale (soprattutto con l'optional del retrotreno sterzante). Anche con il meno potente dei motori a gasolio (il 2.0 da 190 CV) la Touring ha un bel piglio ed è divertente da guidare (in particolare con il morbido e veloce cambio automatico). L'interno rifinito con pignoleria (migliorabile, tuttavia, il rivestimento soltanto parziale delle tasche nelle porte) trasmette una sensazione di lusso e offre molteplici possibilità di personalizzazione. Anche il baule è realizzato con attenzione, ma i voluminosi meccanismi per l'apertura elettrica del portellone (di serie) restringono la bocca di accesso. 

Berlina lunga quasi cinque metri, la BMW Serie 5 ha forme grintose, è rifinita con cura e si guida bene, soprattutto ordinando l'Integral Active Steering (il sistema che fa sterzare anche le ruote posteriori, migliorando l'agilità in curva). Numerose le dotazioni tecnologiche di ultima generazione. Come il sistema di guida semi-automatica del pacchetto Driving Assistant Plus: oltre all'allarme contro le uscite accidentali di corsia e contro tamponamenti e investimenti, inclusi anche nel meno costoso pacchetto Driving Assistant, gestisce velocità e sterzo (ma con almeno una mano sul volante) per tenere l'auto in corsia, a debita distanza dai veicoli che precedono. Funziona fino alla velocità di 210 km/h, come il sistema che interviene nel caso si rischi una collisione laterale con un veicolo a fianco. Lo stesso pacchetto segnala anche se si sta entrando per errore in contromano (utile soprattutto negli svincoli autostradali) o se è imminente un urto in un incrocio. Tra le opzioni per l'abitacolo, non manca neppure l'head-up display che mostra a colori anche le indicazioni stradali in 3D. E con il sistema multimediale Pro (con schermo di 10,25 pollici) si possono utilizzare pure i comandi gestuali per gestire il volume della radio, per rispondere alle chiamate o per cambiare le immagini tridimensionali riprese dalle telecamere tutte intorno all'auto.

Serie 8 Cabrio

Serie 8 Coupe

Serie 7

 

La BMW Serie 8 Cabrio è una cabriolet di gran lusso: possente, elegante e veloce. Deriva dalla Serie 8 Coupé, e mantiene una linea filante ed equilibrata sia con il tetto in tela chiuso, sia quando lo si apre (cosa che richiede 15 secondi, e che si può effettuare anche a vettura in movimento, fino a 50 km/h); grintoso il frontale, con fari sottili e mascherina spigolosa, mentre la coda è scolpita da numerosi intagli. Realizzati con grande cura gli interni, dove ai due posti comodissimi per chi sta davanti (si può avere un flusso d'aria calda diretto sul collo, per viaggiare a tetto aperto anche nei giorni freddi) ne corrispondono due più sacrificati (e di difficile accesso, soprattutto a capote chiusa) per chi siede dietro; discreta la capienza del baule, che trae vantaggio dagli schienali dei sedili posteriori reclinabili separatamente, ma perde 70 litri nei confronti di quello della Coupé (è lo spazio che serve per ospitare la capote ripiegata). La plancia, semplice e lineare, include il cruscotto digitale configurabile di 12,3" (dalla lettura non così agevole) e un display centrale a sbalzo di 10,25"; i rivestimenti sono degni del prezzo, ovvero pelle per i sedili, plastiche (poche) robuste e gradevoli al tatto, e ampi inserti a scelta in alluminio, acciaio inox, legno pregiato o in colore nero lucido; come optional ci sono persino la rotella di controllo dell'impianto multimediale e il pomello della leva del cambio in cristallo. La meccanica raffinata garantisce comfort, prestazioni molto elevate e una guida facile e precisa, anche se a un livello lievemente inferiore rispetto alla Coupé (che pesa 125 kg in meno e ha una struttura inevitabilmente più rigida, nonostante alla Cabrio siano stati aggiunti dei rinforzi nella zona del pavimento e dei montanti del parabrezza). Le BMW Serie 8 Cabrio hanno la trazione integrale (solo la 840i può avere quella posteriore), le sospensioni a controllo elettronico, lo sterzo a rapporto variabile e le ruote sterzanti anche dietro; i motori sono tutti turbo. Il 3.0 diesel ha 320 cavalli, mentre a benzina si sono il 3.0 con 340 CV e il 4.4 con 530, 600 o 625 cavalli.

La BMW Serie 8 Coupé è una granturismo di alto livello: grande, lussuosa e veloce. La fiancata vanta linee morbide e ben raccordate, con l'arco del tetto che si prolunga fino al cofano posteriore; grintoso il frontale, con fari sottili e mascherina sdoppiata dal profilo spigoloso, mentre la zona posteriore è un po' sovraccarica, con gli innumerevoli intagli nalla parte inferiore e l'ampia sporgenza sopra i fanali. Realizzati con grande attenzione gli interni, con due posti comodissimi per chi sta davanti e altri due (assai meno ampi, e di difficile accesso) per chi siede dietro; piuttosto capiente il baule, che trae vantaggio dagli schienali dei sedili posteriori reclinabili separatamente. La plancia, semplice e lineare, prevede il cruscotto digitale configurabile di 12,3" e un display centrale a sbalzo di 10,25"; i rivestimenti sono quelli che ci si aspetta da un'auto che costa oltre 100.000 euro, ovvero pelle per i sedili, una modica quantità di plastica robusta e gradevole al tatto, e ampi inserti a scelta in alluminio, acciaio inox, legno pregiato o in colore nero lucido; pagando, si ottengono addirittura la rotella di controllo dell'impianto multimediale e il pomello della leva del cambio in cristallo (quest'ultimo, illuminato internamente). La meccanica, molto raffinata, punta a garantire un grande comfort, prestazioni molto elevate e una guida facile e precisa. Tutte le BMW Serie 8 Coupé hanno la trazione integrale, le sospensioni a controllo elettronico, lo sterzo a rapporto variabile e le ruote sterzanti anche dietro; i motori sono il 3.0 diesel da 320 cavalli e, a benzina, il 3.0 con 340 CV e il 4.4 con 530. Quest'ultimo otto cilindri, in versione potenziata (600 e 625 cavalli) trova poi posto sotto il cofano delle "brutali" versioni M8 e M8 Competition.        

Rinnovata da cima a fondo nel 2015, e rivista nel 2019 con l'adozione di un frontale di rara imponenza, la BMW Serie 7 è la berlina più grande e di maggior prestigio della casa di Monaco. Come tradizione, è proposta sia in versione normale (512 cm di lunghezza) sia Lunga (14 cm in più); quest’ultima è una vera e propria limousine, che concede più spazio ai passeggeri posteriori (e c'è la possibilità di avere poltrone singole regolabili elettricamente e con funzione di massaggio). Raffinatissima la costruzione, improntata alla leggerezza e all’incremento della rigidità torsionale grazie alla scocca realizzata con un mix di fibra di carbonio, acciai altoresistenziali, leghe di alluminio e materiali plastici. Ampia la scelta dei motori: vi sono due unità a benzina (V8 4.4 biturbo da 530 CV e 6.6 V12 da 585 CV) e il 3.0 turbodiesel a sei cilindri, proposto con tre potenze (265 CV per la 730d, 320 CV per la 740d, 400 CV per la 750d). La gamma è completata dalla 745e, ibrida ricaricabile basata su un 3.0 a benzina da 286 CV e su un motore elettrico da 113 CV (promette fino a 58 km di autonomia usando l’energia delle batterie agli ioni di litio). La BMW Serie 7 impiega le più recenti tecnologie anche per ciò che concerne la sicurezza: sono di serie per l’intera gamma i fari bi-led e le molle pneumatiche, queste ultime “sensibili” (come il motore, il cambio, lo sterzo e l’Esp) alle regolazioni del selettore delle modalità di guida; non manca il sistema multimediale iDrive con comandi tattili e gestuali (questi ultimi sono rilevati da un sensore 3D), e fra gli optional, il Driving Assistant Plus con controllo automatico della traiettoria e sistema di prevenzione delle collisioni attivo a 360°, oltre alla guida assistita anche in colonna.

 

BMW Offerta noleggio lungo termine
BMW Offerta noleggio lungo termine
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Serie 8 Grand Coupè

Z4

i8

La BMW Serie 8 Gran Coupé deriva dalla Serie 8 Coupé, ma ha quattro porte invece di due ed è più lunga (di 24 centimetri) e alta (di 7 cm). Così, pur mantenendo una linea filante e parecchio grintosa, riesce a garantire un'abitabilità soddisfacente a quattro adulti, ospitati in altrettanti avvolgenti sedili. E al centro, dietro, può stare (seppur scomodamente) un'altra persona. A trarre poco vantaggio è il bagagliaio, la cui capienza passa da 420 a 440 litri: poco, per un'auto di queste dimensioni. La cura riservata all'abitacolo è quella della versione a due porte: notevole. Basti pensare ai rivestimenti pregiati: pelle per i sedili, plastiche gradevoli alla vista e al tatto, nonché inserti a scelta in alluminio, acciaio inox, legno pregiato o in tinta nera lucida; per chi vuole una raffinatezza da oreficeria, si possono persino ordinare la rotella di controllo del sistema multimediale e il pomello della leva del cambio in cristallo. La plancia include un cruscotto digitale configurabile di 12,3" (non sempre facile da consultare) e un display centrale a sbalzo di 10,25". Su strada si perde un po' dell'agilità della più compatta Coupé, ma la guida resta facile e precisa, e le prestazioni di alto livello; ancora migliore il comfort. Le BMW Serie 8 Gran Coupé hanno il cambio automatico a otto marce, la trazione integrale (o posteriore), le sospensioni a controllo elettronico, lo sterzo a rapporto variabile e le ruote sterzanti anche dietro; i motori sono il 3.0 diesel da 320 cavalli, il 3.0 a benzina con 340 cavalli e il 4.4 a benzina con 530 CV.

Larga, bassa e filante, l’avveniristica BMW i8 ha la scocca in fibra di carbonio modellata con tecniche a freddo. Altrettanto originale l’abitacolo 2+2, ottimamente rifinito e arricchito di un cruscotto digitale personalizzabile e da un ampio display stile tablet che serve anche il navigatore. La propulsione è di tipo ibrido plug-in: alle ruote posteriori è collegato (tramite un cambio automatico a sei marce) un tricilindrico 1.5 turbo a benzina da ben 231 CV, mentre su quelle davanti agisce un’unità elettrica da 131 CV (con cambio a due rapporti) alimentata da batterie al litio. Queste ultime, che durante la marcia vengono caricate dal motore termico e dal sistema di recupero d’energia (che funziona, a esempio, nelle frenate), sono rigenerabili anche da rete: a tal fine, la BMW propone una centralina rapida da box e una stazione a pannelli solari da giardino. In modalità e-Drive la vettura può percorrere una cinquantina di km con il solo motore elettrico (senza superare i 120 km/h), altrimenti si possono scegliere il programma Comfort o quello sportivo: nel primo caso la potenza dei due motori viene “miscelata” per ottenere la massima efficienza, mentre nel secondo a essere ottimizzate sono le prestazioni (4,4 secondi dichiarati nello “0-100” e 250 km/h di velocità massima autolimitata). La massa della BMW i8 inferiore ai 1500 kg garantisce prestazioni da vera purosangue, con la trazione integrale che aiuta a mettere a terra 374 CV combinati. Quando si spinge al limite in pista, però, lo sterzo è un po' leggero e l'assetto un po' troppo morbido.

La terza generazione della BMW Z4 è più lunga e larga di prima, ma grazie anche al ritorno al tetto in tela è più leggera. Il design è personale, specialmente all’anteriore, con le luci dei fari sviluppati verticalmente e la mascherina di nuovo disegno. L’abitacolo è elegante e riprende lo stesso disegno delle ultime berline. Tanta la tecnologia a bordo grazie al sistema di infotainment da 10,25 pollici e l’opzione del cruscotto digitale da 13,3 pollici. La BMW Z4 è facile alla guida e diventa divertente nelle strade tortuose selezionando la modalità più sportiva. Le sospensioni assorbono bene le piccole asperità mentre le buche profonde si fanno sentire. I motori turbo a benzina a 4 o 6 cilindri sono sempre accoppiati alla trazione posteriore e in molte versioni al cambio automatico a 8 rapporti. La capote in tela si apre e si chiude elettricamente in 10 secondi anche in movimento fino a 50 km/h. 

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X1

X2

X3 

La terza generazione della suv di medie dimensioni della casa tedesca non tradisce la fortunata formula delle precedenti, che miscela eleganza a sportività. Costruita su un'inedita piattaforma, la BMW X3 è proposta in numerose versioni e, per la prima volta, anche nell'allestimento M messo a punto dal reparto sportivo della casa: è abbinato ai poderosi 3.0 a benzina (da 354 CV) e diesel (da 326 CV). A prescindere dal motore scelto la BMW X3 è confortevole (spazioso l'abitacolo) e si guida con piacere (preciso lo sterzo, non eccessivo il rollio), specialmente con le sospensioni a controllo elettronico (optional). A proposito di accessori, in rapporto ai prezzi elevati la dotazione di serie non è molto ricca e va integrata, per esempio, della regolazione lombare per il sedile e di aiuti alla guida come l'avviso d'involontario cambio di corsia. L'abitacolo rifinito con cura ricalca quello delle altre BMW: ha un aspetto austero, una plancia elaborata ed è ampiamente personalizzabile. Fra le poche sviste, la mancanza della regolazione in altezza per le cinture di sicurezza e le tasche nelle porte realizzate in economia: sono in plastica dura e prive di rivestimento antirumore. Il bagagliaio è capiente, dotato di doppio fondo e con una soglia di carico non troppo distante dal suolo.

La BMW X1 è la più piccola tra le suv della casa tedesca; in questa seconda generazione, presentata nel 2015 e "rinfrescata" (soprattutto nella parte anteriore) nella primavera del 2019,  è cresciuta in altezza (di cinque centimetri) e in larghezza (due cm), ma è anche diventata più corta. A vederla, comunque, pare più grande di quanto sia: merito soprattutto delle nuove proporzioni. Se la precedente X1 ricordava un po' una famigliare rialzata, la nuova ha forme muscolose, con un corto cofano e l'abitacolo avanzato (cosa che ha fatto guadagnare qualche centimetro di abitabilità). Ciò è stato reso possibile dall'adozione della piattaforma modulare UKL, già usata per le Mini, per la monovolume BMW Serie 2 e, in futuro, anche per la prossima Serie 1: tutte con motore trasversale e trazione anteriore (o integrale), anziché con propulsore longitudinale e trazione posteriore (o 4x4). Chi ha paura che ciò porti a una diminuzione del piacere di guida, dorma sonni tranquilli. La X1 attuale è un passo avanti rispetto al modello precedente: pare quasi di essere al volante di una berlina sportiva. L'abitacolo è spazioso e curato nelle finiture: solo il cruscotto è un po' troppo "essenziale". I motori sono tutti turbo, con varie potenze; i 1.5 hanno tre cilindri, i 2.0 quattro. Validi i cambi automatici.

È la versione sportiva della X1, col frontale aggressivo, i passaruota bombati, le fiancate alte e la parte posteriore con il taglio da coupé: nel complesso una linea slanciata ed equilibrata, con la giusta dose di muscoli per una suv. Della X1 mantiene la lunghezza del passo (la base e la parte meccanica sono le stesse), ma è più corta di 8 cm (da un paraurti all’altro misura 436 cm) e più bassa di 7. Il frontale della BMW X2 è dominato dal massiccio paraurti con le ampie prese d'aria, dai fari sottili e dalla mascherina, che appare più larga e schiacciata, con i due “reni” di forma quasi trapezoidale. Inedito il logo BMW nel terzo montante posteriore, che ricorda quello che campeggiava nelle coupé di un tempo, la 2000 CS e la 3.0 CLS. L'abitacolo ripete quello della X1 e, sebbene il soffitto sia più basso, offre sufficiente spazio anche per la testa (i finestrini di dimensioni ridotte, però, tolgono un po’ di luce agli interni). Le finiture, i materiali e l'attenzione nell'assemblaggio dei pannelli non deludono; il cruscotto, invece, appare un po' piccolo e non riporta le indicazioni del navigatore satellitare (si può ordinare l'head-up display, che costa 720 euro). Il lunotto piccolo e inclinato penalizza molto la visibilità posteriore e limita un po' anche la capacità del baule, che è di dimensioni inferiori di quello della X1 (perde 35 litri). Maneggevole in città (lo sterzo è leggero e il cambio automatico è dolce e non affatica), l'auto è divertente alla guida, specie sulle strade tortuose, nelle quali fa valere la sua elevata agilità e l'ottima tenuta di strada (sia la sDrive a trazione anteriore, sia l'ìxDrive, con il collaudato sistema di trazione integrale). Le versioni con l'assetto sportivo sono, però, decisamente rigide sullo sconnesso.

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X4 

X6

X5

Derivata dalla X3, la BMW X4 è una suv con il tetto dal profilo abbassato (l’altezza della vettura risulta di 6 cm inferiore rispetto a quella della X3) e spiovente verso la coda: riprende il personale e muscoloso stile della X6, ma con ingombri (e prezzi) meno impegnativi. Raffinati gli interni, con rivestimenti in pelle e tessuto di serie per tutte eccetto che per la base (la “pelle totale” è, invece, optional). Lo spazio abbonda soprattutto davanti mentre dietro, anche se il divano è a tre posti, si sta abbastanza comodi solo in due, e a patto di non essere degli spilungoni; più che soddisfacenti, invece, i 525 litri del baule (1430 a divano giù). Su strada, la BMW X4 è maneggevole e precisa: assetto (con sospensioni solide e gomme sportive installate su cerchi da 18” a 20” in base all’allestimento e agli optional), sterzo e freni assecondano la guida brillante, ma senza far mancare il comfort. I motori sono tutti abbinati alla trazione integrale e a un cambio automatico a 8 rapporti.

La BMW X6, possente suv-coupé derivata dalla X5 (meccanica, struttura e interni sono uguali) è giunta alla terza generazione. Rimane la caratteristica estetica distintiva: il tetto che scende con decisione verso la parte posteriore, incorporando il lunotto quasi orizzontale. Le fiancate sono "pulite", il frontale è aggressivo e la parte posteriore elaborata, con rientranze e sporgenze a sviluppo orizzontale che alleggeriscono l'insieme. La plancia, realizzata con materiali di pregio assai gradevoli alla vista e al tatto, prevede lo schermo del sistema multimediale di 12,3” posizionato sopra le bocchette dell’aria e un cruscotto digitale 12,3” (dalla grafica non così facile da interpretare). L'abitabilità della BMW X6 è apprezzabile anche dietro, e gli schienali dei sedili posteriori in tre parti reclinabili aiutano a sfruttare meglio lo spazio a disposizione. Buona la capienza del bagagliaio, che passa da 580 litri con il divano in posizione d’uso a 1530 litri con gli schienali abbattuti, ma alta la soglia di carico. Questa suv ha di serie il cruise control e la frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti. Un po' poco, per un'auto di questo prezzo: si pagano a parte il mantenimento in corsia, l'assistente all'arresto di emergenza e quello per la retromarcia, che aiuta nelle manovre in spazi ristretti (l'auto ripercorre in automatico e a ritroso le traiettorie affrontate nella marcia avanti). Sono disponibili anche optional sofisticati, come i sedili con funzione massaggio, il climatizzatore a quattro zone, i portabicchieri termoelettrici (si riscaldano o raffrescano), il tetto in vetro panoramico, il pacchetto per la profumazione degli interni e l’hi-fi Bowers & Wilkins. A benzina o a gasolio, tutte le X6 hanno il cambio automatico e la trazione integrale e sono scattanti, maneggevoli e veloci. La visibilità posteriore è molto scarsa (non c'è neppure il tergilunotto), ma quanto meno nelle manovre si può contare su telecamera e sensori di distanza.

Sviluppata sulla stessa piattaforma della Serie 5 e della più piccola X3, la quarta serie della BMW X5 è una suv di grandi dimensioni (lunga 492 cm e larga ben due metri) che punta a riunire grinta, lusso e praticità. Moderna, e nel più puro stile della casa tedesca, la carrozzeria: fiancate, fari, paraurti e anche la classica mascherina sdoppiata hanno forme spigolose, con "tagli" netti e decisi. L’abitacolo è davvero accogliente: davanti si viaggia su comode e ben sagomate poltrone sportive, nettamente separate dall’ampio tunnel centrale e proposte anche con la ventilazione attiva e la funzione massaggio; abbondante lo spazio sul divano, che ospita senza problemi tre adulti; optional, si possono avere due sedili supplementari estraibili dal bagagliaio). I materiali di plancia e consolle sono di un livello adeguato al prezzo: si possono avere dettagli in legno, alluminio, fibra di carbonio e persino vetro sfaccettato. Il portellone (ad apertura e chiusura elettrica) è in due parti, ma anche abbassando la ribaltina inferiore la soglia d’accesso resta alta (e quindi scomoda); utile, però, la possibilità di aprire il solo lunotto, per riporre rapidamente colli piccoli nel capiente bagagliaio. La guida è gradevole, con prestazioni molto elevate, tenuta di strada notevole e buona maneggevolezza (amplificata se si sceglie il sistema con tutte le ruote sterzanti Integral Active Steering). Tutte le BMW X5 hanno la trazione integrale a inserimento automatico: in condizioni normali di aderenza e di guida, la potenza va alle ruote posteriori; a quelle anteriori ne viene inviata una parte solo quando il "grip", o l'equilibrio dinamico dell'auto, dovessero richiederlo. Alcune versioni possono essere dotate del pacchetto Off-Road, che include le sospensioni pneumatiche (la distanza da terra può essere accresciuta, per ridurre il rischio di "toccare" il terreno col sottoscocca), specifiche protezioni inferiori e quattro programmi di guida che adeguano la risposta della meccanica ai terreni "difficili" (sabbia, ghiaia, roccia, neve). C'è anche una ibrida plug-in xDrive45e iPerformance, che secondo la casa può percorrere sino a 80 km in modalità solo elettrica, a emissioni zero. 

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X7

Monumentale: è questa la prima parola che viene in mente osservando la BMW X7, una maxi-suv che fa sembrare piccola una X5. A fare più impressione è il frontale, con l'enorme mascherina sdoppiata, i fari sottili (anche con i potentissimi abbaglianti laser, a richiesta) e le prese d'aria di taglio geometrico nei paraurti. Classiche e molto lineari sono le fiancate (con ruote fino a 22 pollici) e la coda verticale, dove si nota la particolarità del profilo cromato che unisce i fanali. La comodità dell'abitacolo è la vera ragione d'essere di questa auto, che può ospitare senza problemi sette persone, oppure sei con un comfort ancora maggiore (due poltrone singole sostituiscono il divano nella seconda fila). Si sta seduti molto in alto, con il guidatore che dispone di una lunga serie di regolazioni elettriche per mettersi a suo agio, inclusi gli spostamenti del piantone del volante e dei fianchetti del sedile (che è riscaldabile). Di serie ci sono un vasto tetto apribile in cristallo (come optional, lo si può avere punteggiato da 15.000 minuscole luci a led) e il "clima" a quattro zone (cinque a richiesta, con regolazione personalizzata della temperatura anche per chi siede in terza fila). La plancia, a sviluppo orizzontale, include due schermi di 12,3" che fanno da cruscotto e da interfaccia dell'impianto multimediale, nonché un completo head-up display (il sistema che proietta i dati principali sul parabrezza, proprio di fronte a chi guida) a colori. Alla musica pensa un impianto con dieci altoparlanti, ma i melomani possono scegliere sistemi più raffinati: il migliore è della Bowers&Wilkins, con 20 altoparlanti e 1500 watt di potenza complessiva; tra gli altri dettagli che rendono più gradevole la vita a bordo, citiamo poi i portabicchieri riscaldabili o refrigerabili, le luci d'ambiente con colori a scelta, la ricarica senza fili dei cellulari e la possibilità di creare una rete wi-fi nell'abitacolo. La BMW X7 è spinta da motori a sei cilindri con potenze rilevanti: nonostante la massa, le prestazioni sono notevoli. Quanto alla guida, la trazione integrale e le sospensioni pneumatiche ad altezza variabile (di 8 cm, in base alla velocità e al fondo) e con barre antirollio attive (optional) garantiscono comfort e mobilità anche sui fondi difficiIi; quello che non si può pretendere è la maneggevolezza sulle strade più tortuose o nel traffico (la si può migliorare aggiungendo le ruote posteriori sterzanti). Il sistema automatico di parcheggio, comunque, limita i disagi nelle manovre.             

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